0 Flares Facebook 0 Twitter 0 Google+ 0 Pin It Share 0 0 Flares ×

2020. 

Da qualche settimana siamo entrati nel nuovo decennio: sono cambiate ben due cifre in quella data che ogni giorno scriviamo decine di volte in una maniera così naturale da non rendercene conto. Due cifre che non servono a niente, in fin dei conti, ma che per me hanno un significato quasi vitale: prendono e con forza si distaccano da quel ’19 che mi ha visto sparire, online e nella realtà.


Un anno che mi ha cambiata totalmente, forse in meglio oppure no – sto ancora cercando di capirlo.
Un anno che, almeno qui sopra, ho saltato a piedi pari.
Non una ma molteplici volte, per molteplici dolori.

La perdita di mio padre lo scorso febbraio, è stato il più significativo e quello più devastante.


COME RICOMINCIARE A SCRIVERE



RICOMINCIARE E TORNARE A SCRIVERE

E’ passato poco più di un anno dalle ultime parole pubblicate sul sito: una lista di viaggi che avrei voluto fare nel 2019, incluso un viaggio in famiglia, prima che tutto venisse stravolto.

Da febbraio ho scelto di rimanere in silenzio o meglio la vita ha scelto per me. Io ho scelto di cancellare viaggi su viaggi, di rimanere ferma davanti ad una realtà che seppur distruttiva è stato ed è ancora necessario affrontare senza fuggire.

Non ho aperto il blog per mesi: quello che prima occupava parte delle mie giornate fra bozze e statistiche ed itinerari è scomparso dal mio cervello, la sua importanza annullata.
Per un lungo periodo, lo ammetto, ho pensato che non avrei più scritto nulla – sicuramente con grande disappunto di mio padre che amava ogni singola parola scritta qui o altrove ed era davvero il mio primo sostenitore.

Ad aprile è arrivato poi un weekend in giro per l’Italia, utilizzando Pasqua come scusa per staccarsi da casa ed andare a trovare amici e parenti a Verona.
E’ lì che ho tentato di buttare nuovamente giù qualche riga, una bozza di itinerario che fosse quanto di più simile a ciò che scrivevo prima.
Ma niente aveva senso o lo perdeva comunque nel giro di pochi minuti.
Salva in bozza.
Salva in bozza.
Salva in bozza.
Ho almeno una decina di articoli così.
Iniziati, mai finiti. 

Come si può quindi ricominciare a scrivere dopo un periodo di black out così potente da stravolgere la propria vita e quella delle persone che ci circondano?
Solo ultimamente ho capito che ci sono tre fattori fondamentali: tempo, pazienza, sostegno.




Dicevamo: sono tre le medicine che curano senza esserlo per davvero.
Quelle che ci spingono a tornare a vivere e quindi perché no, a tornare a scrivere dopo un lungo periodo di silenzio:  tempo, pazienza, sostegno.

Tempo.
Anche in una situazione drammatica continua a scorrere e senza fare troppi complimenti.
A volte non ci è concesso nemmeno di elaborare un lutto che già siamo in piedi sulle nostre gambe, di nuovo persi nella vita caotica di tutti i giorni. Ed è un bene, poter tenere la testa occupata.
Ma questo non vuol dire che non sia necessario, ad un certo punto, prendersi quel tempo per metabolizzare.
Quel tempo paragonabile ad una bolla sospesa: nessuno può entrare o uscire.
Tempo che non vada di corsa, tempo che scorra lento, tempo che sia tempo davvero e che sia quanto ne vuoi.


ricominciare a scrivere


Pazienza.
Ovviamente ne servirà a palate.
Tutta questa cosa del tempo non è facile da gestire all’inizio: spesso più ne passa e più ci si sente peggiorare: le mancanze si amplificano, certi ricordi invece cominciano a sbiadire e non saprei dire quale delle due cose faccia più male.

Quando il tempo non sembra essere dalla nostra, la pazienza sembrerà svanire.
Ci convinciamo che sarà sempre così, che “ormai si sta facendo tardi” e non c’è miglioramento all’orizzonte. 
Vorremmo poterne uscire subito, vorremmo poter tornare quelli di un tempo, riavvolgere il nastro.

Non è possibile: se tornare indietro ai giorni felici non ci è concesso, possiamo solo andare avanti, qualsiasi cosa significhi.
Questa è la Pazienza: credere fermamente che arriverà una nuova pace anche nel dolore, una pace diversa ma non per questo meno preziosa.

ricominciare a scrivere


Sostegno.
Che è poi sinonimo di amore, amicizia, un qualsiasi aiuto che possa essere necessario.
La spinta a risalire, la luce dove si vede solo buio.
Qualcuno che ci prenda la mano e ci guidi, attraverso quel buio.
E spesso quel qualcuno siamo proprio noi, che ci prendiamo per mano e ci trasciniamo in salvo.

Si può trarre tanto anche dal rapporto con gli altri: la positività e l’energia sono contagiose come poche cose al mondo.
Mi è stato detto di non chiudermi agli altri, di non lasciarli fuori ed io non l’ho mai fatto.
E’ stata dura, ma ho ricevuto tanto da certe persone che ancora oggi devo ringraziare.

ricominciare a scrivere

Ecco come ricominciare a scrivere.
Ecco come ho fatto io a ricominciare, proprio ora che stai leggendo, a mettere nero su bianco i miei pensieri, a sentire di nuovo la penna scorrere sul foglio o il ticchettio di tasti che danno vita a ciò che porto dentro, a quel che dall’ormai lontano 2015 sento di voler condividere con te.
Si prova, si cade, si ricomincia.
E’ un processo lungo ma si giunge alla linea di una nuova partenza, prima o poi.

2020, linea di una nuova partenza.
Nuovi viaggi mi attendono, nuove occasioni per scrivere – magari in un modo diverso, magari più consapevole perché diversa e più consapevole sono io.
Ma ci sono. Sono di nuovo qui pronta a rimettermi in gioco e a staccarmi, poco a poco, da quella realtà che necessitava immobilità.

Proprio come avrebbe voluto Lui, proprio come vogliono le persone che più tengono a me.
Come voglio io, che ho imparato a volermi bene, a stringermi più forte anche da sola quando tira il vento forte del cambiamento.

Oggi, da qui, si parte ancora …e si parte insieme.


ricominciare a scrivere


 

Scritto da:

inworldshoes

Lucrezia, 27 anni.
Appassionata di viaggi e fotografia. Sempre alla ricerca di un modo per partire alla scoperta del mondo... e raccontarlo.