
E’ un piacere ospitare il guest post di una blogger come Claudia, che scrive dei suoi viaggi intorno al mondo su Voce Del Verbo Partire, e che ho avuto il piacere di conoscere di persona grazie ad un paio di viaggi di lavoro. Abbiamo stretto un bellissimo legame. Ecco oggi il suo articolo sulle 5 cose da fare alle Maldive in una settimana, durante un viaggio alternativo su un’isola di pescatori.
Le Maldive sono molto di più della spiaggia da sogno che vediamo sui depliant nelle agenzie di viaggio.
Sono una realtà che va oltre il resort di lusso.
Le Maldive possono essere una vera e propria esperienza di vita, nel momento in cui si decide di soggiornarvi in modo diverso dal solito.
Perché a volte basta solo trovare l’alternativa alla vacanza patinata, per ritrovarsi ad assorbire pienamente un luogo.
Persino la meta più idilliaca e perfetta, nasconde piccole imperfezioni, che la rendono meravigliosamente vera.
Le stesse Maldive, che tutti considerano un paradiso per ricchi, sono in realtà alla portata anche di chi non ha grosse somme a disposizione e, soprattutto, vuole fare una concreta esperienza a contatto con una cultura diversa.
Oggi vi racconto, quindi, 5 cose da fare alle Maldive in una settimana, augurandomi che questa mia esperienza di viaggio, vi faccia venir voglia di guardare il lato più nascosto delle Maldive!
5 cose da fare alle Maldive: visitare e soggiornare in un’isola di pescatori.
Per il nostro viaggio alle Maldive abbiamo deciso di soggiornare su un’isola di pescatori, precisamente in una guest house gestita da maldiviani.
Questo infatti, è il modo migliore per avvicinarsi alla cultura e ai costumi del popolo maldiviano.
Si impara a convivere in maniera rispettosa in una comunità musulmana, accolti con molto calore dalle persone e dai sorrisi aperti e sinceri dei bimbi.
Visitare un’isola di pescatori delle Maldive significa avvicinarsi alle tradizioni locali, visitare le scuole, entrare magari a casa delle persone, rispettare il loro pudore e venir rispettati nel nostro. Significa anche avvicinarsi al delicatissimo tema dell’ecologia: perché vedere un mare dalle mille tonalità, fondali ricchi di pesci, isole paradisiache non significa che il problema dell’inquinamento e della gestione dei rifiuti non faccia parte della realtà di ogni giorno.

5 cose da fare alle Maldive: nuotare con le mante.
Facendo snorkeling, ci si immerge in un mondo fatto di creature bellissime.
Un tripudio di colori, che sfrecciano accanto a te sotto forma di pesci.
Dopo il viaggio alle Maldive, ho maturato un odio profondo verso gli acquari.
Grandi, immensi, medi, non importa: il mondo sottomarino, non deve essere recluso in uno spazio limitato.
Assistere al film che si svolge davanti ai tuoi occhi, dell’oceano che si anima di pesci dalle mille forme e tonalità è qualcosa di curativo per la mente.
La prima volta che ho indossato maschera e boccaglio, ho rischiato di affogare perché mi ostinavo a riemergere ogni sei secondi per dire: “qui c’è un universo!”.
Ma forse, anche il fatto di parlare da sola sott’acqua con i pesci, non deve aver aiutato.
Una delle esperienze che più mi ha segnato alle Maldive, è stato lo snorkeling con le mante.
La Baia di Hanifaru, nell’Atollo di Baa, ogni anno nei mesi estivi si riempie di questi giganti alati che nuotano con te, attorno a te, senza nessuna paura nei confronti dell’uomo.
E’ una danza acquatica quella che si fa insieme a loro, in cui si rispettano i movimenti di queste creature, che paiono volare nelle profondità dell’Oceano Indiano.
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5 cose da fare alle Maldive: visitare un’isola deserta.
Accostare i termini “visitare” e “isola deserta”, può sembrare leggermente folle. Eppure posso garantire che un’isola deserta maldiviana si presenta con milioni di sfaccettature diverse. Sfumature in continuo mutamento, così come il cielo che, soprattutto nel periodo dei monsoni, verte dall’azzurro al blu cupo in pochi istanti.
Ricordo ancora oggi, i colori e le “composizioni” di cui la natura ha corredato l’isolotto di Veyofushi Finolhu.
Bianco accecante della sabbia, su cui verdi ed arancioni a profusione, marroni e gialli si alternavano come una ricca tavolozza.
E, tutto attorno, una distesa di azzurri, che non si possono spiegare a parole.
Visitare un’isola deserta maldiviana, è anche il modo per ritrovare se stessi.
Per ascoltarsi davvero e per ascoltare quello che c’è attorno a noi.
Penso sia stato uno dei momenti più felici della mia vita, dove natura, essere umano e mente, si sono trovati perfettamente a proprio agio.
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5 cose da fare alle Maldive: passeggiare su una lingua di sabbia.
Una lingua di sabbia, lambita dall’Oceano Indiano.
Il bianco soffice, le gabbianelle che giocano contro il vento, i granchi giganti.
Uno spazio limitato, eppure incredibilmente infinito, che ti fa sentire parte delle Maldive.
Si arriva navigando, si sbarca a distanza, dove inizia la barriera corallina e dopo aver camminato o nuotato in mezzo a milioni di pesci, si approda su una singola, abbagliante, lingua di sabbia.
Questo è il modo migliore per staccare completamente con la vita reale, perché non c’è nulla che possa riportarti alla concretezza della quotidianità.
Ed è una cosa meravigliosa…
5 cose da fare alle Maldive: provare un tea-time maldiviano.
Non si può andare via dalle Maldive, senza essersi fermati su un’isola di pescatori, a consumare un tipico tea-time con tanti fingers food maldiviani.
Usanza che proviene direttamente dal periodo della dominazione britannica, ancora oggi il momento del tè è uno dei più amati.
Anche perché i maldiviani sono davvero dei mangioni: ogni scusa è buona per mettere qualcosa sotto ai denti, durante tutto l’arco della giornata. Figuriamoci nel pomeriggio, quando tè nero oppure succhi fatti con frutta fresca accompagnano prelibatezze tutte locali, sia dolci che salate.
Uno tra i sapori più sorprendenti è stata una torta di colore verde che, potete crederci o no, era a base di cocco e cipolle. Una bontà assoluta! Soggiornando in un’isola di pescatori maldiviana, ho imparato ad assaggiare tante pietanze molto gustose, dai sapori spesso forti, ma che hanno saputo raccontarmi il popolo maldiviano.
Così però è difficile rimettersi al lavoro… con l’immagine delle Maldive davanti… Ecco, queste isole sono la meta giusta per chi ha bisogno di starsene un po’ da solo, lontano da città, auto, perfino scarpe, visto che si può girare scalzi tutto il giorno (o quasi). Mi è particolarmente piaciuto questo viaggio fuori dai resort, tra spiagge, pescatori e tea time maldiviano. E il cielo nuvoloso aggiunge qualcosa in più, perché non è vero che le isole tropicali sono sempre come appaiono nelle foto sulle riviste patinate, con cieli azzurri, mare calmo, spiagge perfette. Chi ha fatto l’esperienza dei monsoni sa che possono essere molto diverse – ma non per questo meno affascinanti. Un bacio!
Credo che l’esperienza di Claudia sia stata molto molto bella perché a stretto contatto con il popolo maldiviano piuttosto che nei resort di lusso dove l’unica cosa che vedi è il mare, palme e personale di servizio che ti porta il cocktail sul tuo terrazzino privato!
Mi piace molto anche a me! <3
Grazie per avermi dato la possibilità di essere vostra ospite, per me è un onore ed un piacere. Scrivere questo post è stato un momento meraviglioso, perché mi ha riportata ad un viaggio di cui ho un ricordo pieno. Avendo già affrontato l’argomento sul mio blog, non avevo modo di parlarne di nuovo, per cui rivivere quelle emozioni grazie a questo reportage, mi ha fatta emozionare.
La speranza, da viaggiatrice ed essere umano, è che sempre più persone abbiano la voglia di guardare oltre, e vivere le Maldive in modo vero!
Grazie ancora per l’ospitalità, bacioni,
Claudia B.
E’ stato un piacere Cla, come sempre!
Il tuo viaggio alle Maldive mi ha molto colpito, penso che tu abbia fatto proprio la scelta giusta! <3
Non avevo mai pensato al “lato vero” delle Maldive. Non ci sono mai stata e la maggior parte dei resoconti che ho sentito sono purtroppo di resort all inclusive dove non si può avere la percezione reale di un posto e della gente che ci vive.
E sicuramente nei resort non ti fanno assaggiare cose buone come quella torta al cocco e cipolle: ma quanto deve essere buona???
E’ sicuramente particolare! non ne conoscevo l’esistenza…. da inserire nella lista dei cibi da provare almeno una volta nella vita! 😀
Beh e già la prima voce per me sarebbe un’attrattiva fighissima…altro che chiudersi in un resort. Purtroppo ho sempre associato il trinomio Maldive-villaggio-luna di miele e devo ricredermi alla grande visti gli articoli che sto leggendo in rete! Ovviamente mi riferisco a reportage fatti da blogger…che reportage potrebbero mai scrivere degli sposini ( 😉 ) o turisti svaccati in un resort?
E comunque ho capito bene? Torta cocco e cipolle? Sarei curiosissima di provarla come Silvia! 😛