cosa vedere a malaga e dintorni
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Oggi ospitiamo il guest post di Giulia e Chiara che non sono solamente due bravissime blogger ma anche due care amiche con cui condividiamo la passione per il viaggio.
Il loro blog KILOMETRI A COLAZIONE è nuovo ma già pieno di spunti utili soprattutto sulla Spagna, paese che amano e che anche in questo articolo ci mostrano in tutta la sua bellezza: cosa vedere a Malaga e dintorni in 4 giorni. 


L’Andalusia è una calda regione del sud della Spagna. Capitanata da Siviglia, conta tra le sue città più importanti anche Malaga, Granada, Cadice e Cordoba.
Oggi vogliamo parlarti di una località marittima, lontana dai classici stereotipi discotecari di Ibiza, Marbella e Lloret de Mar: Malaga e dintorni.
Siamo state in viaggio circa quattro giorni, divisi tra Nerja, Frigiliana e Malaga e abbiamo deciso di raccontarti passo dopo passo come abbiamo organizzato la nostra permanenza in queste calienti zone spagnole!

COSA VEDERE A MALAGA E DINTORNI – Giorno 1


Arrivate all’aeroporto di Malaga, abbiamo preso un pullman per la stazione centrale degli autobus e da lì siamo partite per Nerja.
Ad attenderci a destinazione, dopo un’oretta e mezza di viaggio, c’era la nostra cameretta all’Hostal Nerjasol, prenotato su Booking.
Spinte dalla fame, siamo subito uscite in cerca di un posticino dove mangiare e, tramite The Fork (El Tenedor in spagnolo!), ci siamo imbattute in Gastrobar Black Pepper, un ristorante vicino al mare dove abbiamo mangiato una bella insalatona con formaggio di capra e salmone (Chiara) e un mega hamburger (Giulia e il suo stomaco largo).

Nel pomeriggio volevamo andare a visitare Frigiliana, un paesino arroccato sul monte alle spalle di Nerja; purtroppo, però, abbiamo perso l’ultima corsa dell’autobus – ti consigliamo di consultare prima la tabella degli orari sul sito  e siamo state costrette a chiamare un taxi.
I vicoletti di Frigiliana ci hanno stregato: casette di tutti i colori, portoni di legno e stradine fatte di ciottoli grossolani; piante e fiori si nascondevano dentro piccole nicchie e sottopassaggi e qualche gatto passava indisturbato tra le file di rose delle gradonate floreali.
Ti assicuriamo che un paio d’ore sono più che sufficienti per godersi l’aria di questo paesino e ti consigliamo di prendere un aperitivo in uno dei localini che trovi lungo la strada.

Tornate a Nerja, non abbiamo avuto la forza per uscire a cenare e siamo crollate dal sonno.

cosa vedere a malaga e dintorni
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COSA VEDERE A MALAGA E DINTORNI – Giorno 2


La sveglia è suonata presto e siamo corse a fare colazione nella Churreria La Rueda, che ci ha proposto una gratificante tostada con mantequilla y mermelada, buon caffè e uno smoothie alla frutta. Sazie per la colazione con i fiocchi, abbiamo iniziato il nostro tour a Nerja.

La cittadina gode di una vista meravigliosa su spiagge e calette incastonate nella roccia, tra le più belle della zona; dal cosiddetto Balcone d’Europa, un viale ricco di palme e gremito di gente a passeggio, si può ammirare un mare cristallino e sconfinato lambire piccoli fazzoletti di sabbia occupati da qualche asciugamano colorato.
Non abbiamo resistito e ci siamo inoltrate tra i vicoletti e le piazze, passando per il Parque de los Cangrejos, il Parque Verano Azul, la Ermita de Nuestra Señora de las Angustias e la grande Plaza de España. Durante questo piccolo tour, è impossibile non notare le casette spennellate di bianco, le cupole e gli archi dal sentore arabo e l’aria di tradizione andalusa che pervade ogni angolo.

Complice la confusione di quella domenica, a pranzo ci siamo fermate in un bar nella piazza principale, di fronte alla Iglesia El Salvador, a mangiare tapas: questa volta non ti consigliamo di fermarti in questo posto che ci ha proposto piatti troppo speziati e più affini alla cucina araba che a quella andalusa.
Nel pomeriggio, siamo tornate all’hostal per recuperare gli zaini e siamo partite alla volta di Malaga, prendendo lo stesso autobus del giorno precedente.

Per dormire, ci siamo affidate ad Airbnb e abbiamo prenotato una stanza privata nell’appartamento di Tamara Lidia: se non ti dispiace condividere il bagno con altre persone, è una soluzione economica e carina!

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COSA VEDERE A MALAGA E DINTORNI – Giorno 3


Sveglia presto e tanto sonno!
Ovviamente la prima cosa necessaria per iniziare bene una giornata è fare una buona colazione.
Ci siamo imbattute quasi subito in un posticino delizioso, Noviembre, che offre colazioni e brunch/pranzi davvero interessanti.

Tra i turisti americani e il dialetto andaluso, abbiamo iniziato il nostro tour di Malaga.
La prima cosa da visitare è la Catedral de la Encarnación, soprannominata La Manquita – la piccola monca – per l’assenza di una delle due torri campanarie, mai eretta a causa di mancanza di fondi. L’imponente edificio stupisce per le decorazioni interne barocco-rinascimentali, per l’altezza della torre esistente – circa 85 metri – e per il piccolo museo di sculture in ferro e marmo nel giardino posto di lato all’entrata.
Se sei uno studente, mostrando qualcosa che lo attesti, avrai anche diritto ad uno sconto sul prezzo del biglietto!
Spinte dalla ricerca di aria araba, siamo entrate poi nell’Alcazaba, un palazzo-fortezza costruito dai Mori nell’XI secolo su una collina della città.
L’esperienza è molto suggestiva perché salendo sulle torrette della fortezza si può ammirare Malaga dall’alto, guardando contemporaneamente il mare, il centro storico e le zone più periferiche. Di una vista ancora più sbalorditiva si gode dalla cima della collina, all’interno del Castillo de Gibralfaro, edificato nel XIV secolo per proteggere l’Alcazaba.
Si può scegliere di arrivare su a piedi, da una ripida e lunga salita, altrimenti si può prendere un comodo autobus dal lungomare di Malaga – attenzione però agli orari.

Per il ritorno in città, abbiamo deciso di scendere a piedi, sotto un caldo sole primaverile, per non perdere l’occasione di passeggiare tra i giardini di Malaga e per godere della vista sul mare.
Una volta giù, ci siamo trovate davanti ad un grande cubo colorato, simile al cubo di Rubik: l’istrionica copertura del Centre Pompidou di Malaga.
Continuando verso il mare, ci siamo imbattute in mille localini e negozietti all’aperto che formano il simpatico centro commerciale Muelle Uno, una vera istituzione nelle calde giornate andaluse. Passeggiare in questa zona fa crollare tutti i pregiudizi sulle aree portuali, poiché ci si può immergere in un ambiente dinamico e giovane.

Concediti una pausa pranzo seduto in un locale di fronte al mare.
L’ultima tappa della giornata – e qui potresti prenderci per stakanoviste – si trovava a circa due chilometri dalla nostra posizione, al di là del fiume Guadalmedina.
Lo scopo di questa “passeggiata”? Andare a vedere il monumento dedicato a Picasso nei giardini a lui intitolati.

A fine giornata, sulla strada del ritorno, abbiamo dato una sbirciatina al Teatro Romano, ai piedi dell’Alcazaba; certo non è paragonabile ai resti della capitale italiana ma ci ha permesso di notare El Pimpi, locale famosissimo di Malaga dove puoi assaggiare piatti tipici.

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COSA VEDERE A MALAGA E DINTORNI – Giorno 4


Solo mezza giornata a disposizione per colpa dell’aereo di ritorno.
Colazione veloce al Café Merced 14, dove abbiamo potuto scegliere tra varie opzioni. Non è stato interessante come il locale del giorno prima ma abbiamo bevuto un buon espresso italiano!
Per completare la visita della città, siamo andate a visitare la Parroquia y Real Santuario de Santa Maria de la Victoria y de la Merced, complesso del XV secolo che conta una chiesa a croce latina, cupole e varie cripte. Infine, da brave studentesse universitarie – che non siamo! – abbiamo curiosato nel campus dell’Universidad de Malaga per farci un’idea della vita da studenti in questa città.


Eccoti alla fine del nostro tour! Da Nerja a Malaga, i nostri occhi hanno sempre brillato di curiosità e fascino. Siamo rimaste piacevolmente sorprese dall’eterogeneità di questo pezzo di Andalusia e speriamo di averti lasciato con l’acquolina in bocca! 😉

 

Scritto da:

inworldshoes

Lucrezia, 27 anni.
Appassionata di viaggi e fotografia. Sempre alla ricerca di un modo per partire alla scoperta del mondo... e raccontarlo.