edimburgo the elephant house
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Oggi ti portiamo a fare un giro fra incantesimi,pozioni,stregoneria e criminali dalla doppia faccia.
Pensi di essere finito in un incubo? Sbagli, sei finito in due ristoranti.
Scopri dove mangiare a Edimburgo.

 


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Edimburgo è una città affascinante anche quando si parla di cibo.
Anche quando si parla di cibo e di ristoranti ci sono storie e vicende da raccontare, di quelle che non ti permettono di smettere di guardarti attorno con aria curiosa ed emozionata.

Oggi vogliamo consigliarti due posti che, a nostro avviso, sono una tappa da tenere in considerazione tanto quanto può esserlo il castello di Edimburgo o i Princes Street Gardens.

Ecco, dunque, dove mangiare a Edimburgo :

1 – The Elephant House

 

edimburgo the elephant house

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Questo coffee shop, a pochi passi dal Greyfriars Kirk, oltre a servire ottimi piatti come il BBQ pulled pork a prezzi più che ragionevoli e acqua al cetriolo dal dubbio gusto, è famoso per un motivo che con il nome del locale e con i mille elefantini di tutti i tipi esposti al suo interno non c’entra assolutamente niente.
Vuoi provare ad indovinare?

Te lo diciamo noi.
E’ proprio qui, al The Elephant House , che J.K. Rowling scrisse buona parte del primo romanzo della saga di Harry Potter.
All’esterno, proprio sulla vetrina, troneggia la foto della mamma del mago più famoso del mondo mentre, penna alla mano , si concentra per buttar giù alcune idee nella sala interna di questo bel locale che affaccia sul castello di Edimburgo.

Anche all’interno troverai foto che testimoniano che la Rowling è passata di qui.
Non c’è bisogno di dirlo ma ci sentivamo super ispirati anche solo a star seduti ad ammirare il panorama fuori dalla finestra.
Capiamo bene perché la scrittrice abbia scelto questo luogo per scrivere quello che sarebbe divenuto un caso mondiale di letteratura per ragazzi…e che ancora oggi ci accompagna.
Perché sì, noi siamo dei veri amanti di Harry Potter.
Abbiamo letto i libri, visto tutti i film innumerevoli volte fino ad imparare a memoria le battute, collezionato gadget fin da bambini e sognato più volte di ricevere la letterina da Hogwarts – dai, ammettilo che l’hai sognato anche tu!

Ah, a proposito di Hogwarts : lo sapevi che J.K. Rowling si è ispirata ad alcuni degli edifici della Old Town di Edimburgo?
Più precisamente la scuola privata George Heriot’s School ed ovviamente il castello di Edimburgo.

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La cosa che ci ha colpito di questo grazioso locale dall’atmosfera familiare è l’assoluta mancanza di speculazione – che a nostro avviso poteva essere portata ai massimi livelli – sulla questione Harry Potter.
Oltre a qualche foto, non troverai nient’altro che richiami la vicenda.
Pensa che puoi acquistare anche dei souvenir – spillette, tazze, cartoline – tutti pieni di elefantini e motivi orientali.
Harry Potter, questo sconosciuto.

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A parte gli scherzi, ovviamente se possono permettersi di vendere addirittura dei souvenir è proprio grazie agli eventi che, nel lontano 1995, l’hanno coinvolto.
Però rimangono fedeli alla loro origine e al loro stile, seppur con dei grossi benefici.

Quindi se siete ad Edimburgo non dimenticarti di passare in questo posto, per un semplice tè pomeridiano o per un buon pranzo come abbiamo fatto noi, soprattutto se – come si dice – “you have stuck with Harry until the very end”.


2 – The Deacon Brodie’s Tavern

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Eccoci qui, partendo dall’albergo, con una passeggiata di dieci minuti, spuntiamo a Lawnmarket.
Il nostro primo sguardo al Royal Mile e l’occhio cade proprio su questo pub super colorato che fa angolo con Bank Street e di cui avevamo già sentito parlare : Il Deacon Brodie’s Tavern. 

Al piano terra pub dall’atmosfera allegra – sebbene le pesanti finestre privino la sala di molta luce – dove è possibile rilassarsi e provare diverse birre alla spina: io ho provato una chiara leggerissima e sapeva di limone ammuffito, quindi se non vuoi eccedere attento a quel che prendi o finirai per buttare i soldi, qui le birre buone sono tutte piuttosto pesanti!

Al primo piano invece c’è la sala ristorante : pochi posti, luce soffusa, moquette sul pavimento e tovagliette di carta sui tavoli.
Potrai gustare i piatti tipici scozzesi.
Quali?
Ma che domande, l’haggis.
Ormai quasi tutti sanno con cosa è fatto l’haggis, ma se ancora non lo hai scoperto lasciati il gusto di provare il piatto prima di andare a cercare i suoi ingredienti.

Noi sapevamo bene della sua particolare preparazione, ma come in ogni viaggio che si rispetti non ci siamo certo tirati indietro dal provare un nuovo sapore.

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dove mangiare haggis edimburgo

Ecco, lo sappiamo che la foto qui sopra, scattata con poca luce e con il cellulare, non invoglia tanto a provarlo e non vogliamo neanche dire a cosa assomiglia realmente, ma ti possiamo assicurare che alla fine non è tanto male, un sapore piuttosto particolare. Ma non male.

La cosa interessante di questo locale è che per ogni piatto c’è la possibilità di prendere una porzione “antipasto” o una porzione “primo” che sarà più grande ed ovviamente avrà un costo maggiore.
Le porzioni sono abbondanti, quindi se decidi di prendere un primo potresti riuscire a mangiarci in due.

Noi non avevamo molta fame, quindi abbiamo scelto di prendere tre antipasti diversi per spizzicare un po’ e provare più sapori.

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Ma ora parliamo del perché il locale è tanto conosciuto.
Chi era questo Deacon Brodie , che visse nella metà del ‘700 proprio ad Edimburgo?

William Brodie era un uomo dalla doppia vita, un infamone di prima categoria : di giorno uomo d’affari conosciuto e rispettato da tutti; diacono della “Corporazione di falegnami e scalpellini” e membro del “Circolo della cappa di Edimburgo“, di notte ladro , scassinatore e giocatore d’azzardo.

Grazie al suo lavoro di falegname conosceva tutte le tecniche per copiare le chiavi dei cittadini e rubare nelle loro case.
Proprio all’inizio della carriera di ladro, rubò 800 sterline da una banca.

Nel 1786 lui e la sua banda di scagnozzi vennero però colti sul fatto.
Brodie venne impiccato due anni dopo, utilizzando una forca che lui stesso aveva brevettato e finanziato.

Questa sua doppia identità ispirò Robert Louis Stevenson per la creazione del romanzo “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde“.

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INFORMAZIONI UTILI : 

  • The Elephant House è aperto nei seguenti orari :

lunedì – venerdì 8-22
weekend 9-23

Non accettano prenotazioni, noi ci siamo tornati più di una volta e abbiamo dovuto attendere solo per la cena ma non più di 10 minuti.

  • The Deacon Brodie’s Tavern è aperto nei seguenti orari :

    Sala ristorante : 10-22
    Pub : 10-1

Per questo locale la prenotazione è altamente consigliata; chiamate il giorno prima il numero : 225 6531


Cosa ne pensi di questi locali? Ci sei mai stato? 

Hai mai mangiato in qualche ristorante nato da strane storie o leggende particolari?
Aspettiamo come sempre di leggere la tua opinione e se volessi conoscere qualcosa in più di Edimburgo ti consigliamo di leggere i nostri due articoli sulle cose da fare in questa incredibile città : prima parte  e seconda parte .