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Ebbene sì, siamo impiccioni e siamo anche dei folli collezionisti seriali di ogni sorta di ricordo che possa essere inserito nel nostro portafogli al rientro da un viaggio.
E’ per questo che oggi vogliamo far partire questa iniziativa chiamata #IntoTheWallet , per raccontarvi e farci raccontare, attraverso i commenti, ma anche e soprattutto attraverso un articolo, tutto quello che un viaggiatore porta ogni giorno con sé.

into the wallet ok ok.jpgIllustrazione di Stefano Tenti – tutti i diritti riservati all’autore

La prima domanda da farsi è : cosa c’è nel portafogli di un viaggiatore? 
La risposta è : sicuramente non i soldi.
Ed è una risposta universale per chi viaggia ; si sa che appena entrano i soldi dello stipendio,i soldi che genitori,zii e nonni ci danno per Natale, Pasqua e il compleanno, i soldi che troviamo per terra in quelle giornate da una su un milione, nel giro di dieci secondi saranno spariti per prenotare qualche volo low cost.
Per ogni viaggiatore arrivare ad avere un po’ di soldi davanti agli occhi è come quando si giocava a ruba bandiera da piccoli. E la bandiera sono i soldi.
“Numeriiiiii DUE” , e si scattava verso i sold.. emh, la bandiera, cercando di rubarla al nostro avversario per poi correre più velocemente possibile dietro la linea amica.
Adesso facciamo la stessa cosa, con i soldi in mano corriamo più velocemente possibile davanti al computer amico, e siamo salvi solo se quel volo che tenevamo d’occhio da settimane è ancora lì, almeno un posto, almeno un posticino.

E quindi no, nel nostro portafogli non ci sono soldi.

Ci sono però tanti ricordi che negli anni sono andati aumentando; e quando si dice : “travel is the only thing you buy that makes you richer” non è una cavolata, almeno non per noi. Aprendo il portafogli e guardando di tanto in tanto i tickets dei vari musei o attrazioni, i biglietti da visita dei ristoranti che ci hanno colpito di più, quel foglietto plastificato con un augurio speciale preso in un piccolo negozio molto lontano da casa, ci sentiamo ricchissimi.

Oggi vi mostriamo un po’ dei nostri ricordi da portafogli.

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Ecco qualche biglietto conservato dal nostro ultimo viaggio a Venezia.
Dobbiamo ancora raccontarvi qui sul blog cosa abbiamo fatto e quanto sia stato bello poter passeggiare insieme per le calli, anche sotto la pioggia, anche con un impermeabile arancione che arrivava fino ai piedi e ci faceva sembrare il Gobbo di Notre Dame.
Da questi biglietti però potete vedere che sì, alla fine abbiamo fatto il tanto sperato tour delle isole ed è stato più che soddisfacente.

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Dagli States con furore invece, ecco due dei ricordi che teniamo nel nostro portafogli.
Il biglietto per la visita alla Statua della Libertà ed Ellis Island e la banconota da un dollaro. Ma quanto sono belli ?!

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Questi invece sono alcuni dei biglietti da visita di alberghi e ristoranti provenienti da Italia, Francia, Germania e Belgio.
Chez Astoux & Astoux et Brun sono due ristoranti di Cannes, l’unica cosa che ci ha colpito di questa cittadina tanto famosa quanto anonima – ma ne parleremo molto presto in una rubrica in maniera più approfondita.

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La Spagna, che bellissima terra.
Questi sono alcuni dei ricordi che conservo di una delle città che più mi fa sentire a casa : Barcellona. Ci sono tornata due volte in tre anni per un totale di dieci giorni, questo mi ha permesso di allontanarmi anche dalla città e visitare ad esempio Montserrat , un monastero arroccato su una montagna, raggiungibile solo attraverso una passeggiata ad alta quota in funivia.

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Ma non ci piace solo conservare i ricordi di luoghi lontani.
Quel che amiamo è tenere stretti anche i luoghi a noi più vicini, quelli della nostra splendida regione.
Nella foto sopra : il biglietto del Festival dell’Oriente che si terrà anche quest’anno alla fiera di Roma – il biglietto d’entrata al Sacro Bosco di Bomarzo, anche conosciuto come Bosco dei Mostri – il biglietto della GNAM , la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.
Tre cose fra loro molto diverse, ma a nostro avviso imperdibili in egual misura.

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Sarà capitato forse anche a voi di ricevere questa carta, se come noi siete rimasti in aeroporto ad aspettare per più di tre ore un volo in ritardo.
Non voglio fare nomi ma [ con Easyjet ] è capitato spesso; la scorsa estate ad esempio, di ritorno da Marsiglia, l’aereo ha ritardato più di 4 ore.
Questa te la danno in “risarcimento”, con cinque euro sopra da spendere come preferisci, riconsegnando poi ovviamente la carta una volta terminato l’acquisto – che con cinque euro manco ti ci compri un pacchetto di gomme e la carta plastificata secondo noi ha un valore più alto, così abbiamo deciso di tenerla e portarla a casa per rivenderla.
No scherziamo ovviamente, ma la teniamo per ricordarci con una risata di quella mezza giornata passata a fissare disperatamente i tabelloni dei voli.

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Questi sono un po’ di biglietti generali invece, ricordi dei vari viaggi in Europa degli ultimi anni. Ci sono biglietti dei treni, dei musei, delle attrazioni, souvenirs e così via.
Londra, Firenze, Bruxelles, Amsterdam, Dublino, Stoccarda, Grasse, Cagnes sur Mer.

Quello che preferisco ?

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Questo è un ricordo presente solo nel portafogli – e nella mente – di Stefano; un ricordo del suo viaggio a Dublino insieme ad alcuni amici.
Dal momento in cui l’ho visto, ho subito adorato la frase e quel trifoglio inserito lì.
E’ un ricordo bellissimo da portare con sé,  un souvenir diverso dal solito e dal significato importante.  Quando andrò a Dublino ne prenderò una cinquantina, già lo so.

Per concludere, dicevamo che nel nostro portafogli non ci sono soldi.
Bè, errata corrige.
Non ci sono EURO.

Ma di soldi ne abbiamo quanti ne volete.

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E sono tutti bellissimi. Non trovate?
Riuscite a riconoscerli tutti?

Ecco, questa è una gran parte dei ricordi che ci siamo portati dai nostri viaggi e che ci accompagnano nella vita di tutti i giorni, ogni qualvolta apriamo il portafogli e infiliamo la testa dentro per gridare “c’è nessunoooo?“, spuntano loro che ci ricordano quanto siamo fortunati ad esser nati e cresciuti con una simile passione e quanto sia importante viaggiare, scoprire e conoscere.
E’ vero che siamo accumulatori seriali, infatti portiamo con noi anche opuscoli, mappe prese in giro per la città e in generale tutte cose troppo grandi da far entrare nel portafogli. Magari faremo prossimamente un #IntoTheRaccoglitore.

Per ora, se vi fa piacere, commentate il nostro articolo facendoci sapere se vi piace l’idea e se anche voi siete un po’ accumulatori di ricordi di carta, da inserire in ogni spazio possibile e partecipate all’iniziativa utilizzando l’hashtag #IntoTheWallet per mostrarci quel che avete conservato e permetterci di viaggiare con voi. 🙂

Travel is the only thing you buy that makes you richer.