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La scorsa notte ho fatto un sogno; ho sognato che avevo di nuovo tredici anni e che mi trovavo all’Isola d’Elba con la scuola.
Quella fu la prima volta che partivo senza i miei genitori ed io, che ero sempre stata spaventata dall’idea di lasciare la mia casa, mi ritrovavo a viaggiare.

Insomma sì, il mio primo viaggio da sola fu a tredici anni e fu all’Isola d’Elba.
Un’isola bella da morire, ad aprile ancor più che in agosto.

Ricordo perfettamente l’incertezza, un po’ di paura e le due notti passate a rigirarmi in un letto che non era il mio.
Ma ancor più ricordo l’emozione della scoperta, del sentirsi per la prima volta “liberi”, delle risate con gli amici – che bastava stare insieme per rendere tutto fantastico.

Pensa, ricordo addirittura l’itinerario e le cose che facemmo durante quei 3 giorni a spasso per l’isola, pur essendo passati dieci anni.
In molti possono pensare che non vale la pena organizzare un viaggio simile se non si è in piena estate, quando invece i mesi di aprile/maggio e settembre/ottobre possono rivelarsi il momento migliore per partire alla scoperta di luoghi del genere.

Almeno questa è stata la mia esperienza.

Che dici? Ti va di accompagnarmi nei ricordi di un viaggio all’Isola d’Elba fuori stagione?

 

Maps by Bianca Tschaikner
Maps by Bianca Tschaikner

 

 

1) COME ABBIAMO RAGGIUNTO L’ISOLA ?

Siamo partiti molto presto con il pullman e siamo arrivati in poco meno di due ore al porto di Piombino, in Toscana.
Li ci aspettava un traghetto per l’Elba , che avrebbe attraccato dopo 45-50 minuti a Portoferraio.

Questa ovviamente è la versione gita scolastica, ma ricordati che i traghetti imbarcano tranquillamente sia macchine che moto.
La seconda è l’opzione che terrei in considerazione oggi, se dovessi scegliere di visitare di nuovo l’Isola d’Elba fuori stagione.

porto azzurro isola d'elba

2) DOVE ABBIAMO DORMITO ?

Qui arriva la parte più bella.
Era qui che mi trovavo di nuovo nel mio sogno – forse perché fu il primo di tanti alberghi che poi avrebbero costellato la mia vita di viaggiatrice o forse perché nei miei ricordi mi appare come un luogo bellissimo, avvolto da un’aurea di magia che è quella che hanno le prime esperienze.

All’epoca più piccolo, a conduzione familiare, oggi invece ristrutturato ed ingrandito, l’Hotel Brigantino a Procchio, è veramente un luogo speciale.
Immerso nel verde, all’arrivo mi ricordo la delusione che provai nel non vedere il mare.
Mi ricordo che pensai fra me e me : “bene, siamo all’Isola d’Elba e ci hanno portato a dormire in mezzo ai monti”.
Ma cosa può saperne una bambina?
E soprattutto quanto può essere grande lo stupore quando , prese le camere e lasciati i bagagli, dopo una camminata che si concluse dopo poco più di 500 metri, apparve come per magia una spiaggia tutta per noi?
Dietro di noi il verde dei monti, davanti a noi la spiaggia di Campo all’Aia, che a quel tempo per me era semplicemente una spiaggia dove ci sedemmo tutti insieme ad aspettare il tramonto.
Con un giacchetto in più sulle spalle per non sentire il freddo delle sere di primavera e con la voglia di rimanere lì per sempre.

campo all'aia isola d'elba
Pics By Simone Meloni (c)

Ti consiglio davvero di dormire qui e di passeggiare tanto, sempre, ogni volta che puoi, verso il mare.

3) COSA ABBIAMO VISTO IN DUE GIORNI SULL’ISOLA D’ELBA?

Per aver avuto solo due giorni pieni, abbiamo visto un bel po’ di cose.
L’organizzazione della gita scolastica è stata perfetta e le giornate di aprile ci hanno regalato un clima mite e tanto sole.

Due sono le cose che ricordo con maggior nitidezza e con più piacere – oltre alla splendida vista di cui godemmo dal promontorio di Porto Azzurro ed una improvvisata partita a  calcio in spiaggia poco prima di imbarcarci per tornare a Roma.

La prima è la cittadina di Marciana Marina , chiamata nel XVIII secolo la Piccola Marsiglia per la sua importanza commerciale, sorge intorno ad un porticciolo chiamato “il Cotone” – termine locale che significa “grosso masso”.
Cosa, di Marciana Marina, si annida nei ricordi di una bambina di tredici anni, oltre al gelato gusto nocciola e crema, l’odore di salsedine e il colore delle case lungo il porto?

 

marciana marina isola d'elba
Il profumo. Il profumo dell’Elba.
Note agrumate e fiorite che si insinuano, passando dall’olfatto alla mente.
Proprio a Marciana Marina ricordo che comprai due profumazioni diverse di Acqua dell’Elba da portare a mia madre, che da vera amante dei profumi non poteva desiderare souvenir migliore.

Acqua dell'Elba
acquadellelba.it

Per me decisi di tenere un altro souvenir.
Un cartoncino con sopra piccoli frammenti di minerali che ci diedero in regalo durante la visita alla Piccola Miniera di Porto Azzurro.
Ed è questa la seconda cosa che ricordo con estremo piacere, penso che qualsiasi bambino rimarrebbe divertito e colpito da un’esperienza del genere.
Ma ti dirò di più; tornassi oggi all’Isola d’Elba visiterei di nuovo la Piccola Miniera.
Questa visita al museo di pietre dure elbane, arricchita da un percorso in trenino all’interno di una miniera ricostruita per rivivere uno spaccato della vita del minatore, con tanto di voce narrante a spiegare la funzione dei vari macchinari e delle aree di lavoro, arricchisce e fa divertire anche gli adulti.

minerali isola d'elba
Pics by Roberto Befani (c)

Ci sono tante miniere abbandonate sull’isola e anche parchi interi dove è possibile organizzare delle escursioni come il Parco Minerario dell’Isola d’Elba

Inoltre, ti consiglio di visitare le cittadine di Portoferraio e Marina di Campo, belle e ricche di siti d’interesse storico da non sottovalutare.

portoferraio isola d'elba
Pics by Martina Pavlikova (c)

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4) IN CONCLUSIONE: QUALI SONO I PRO DEL VISITARE L’ISOLA D’ELBA FUORI STAGIONE?

– I prezzi.
Più bassi rispetto al periodo estivo ti permetteranno di godere l’isola per qualche giorno in più senza spendere una fortuna.
– Poca gente.
Quando non è necessario fare un’ora di fila sotto al sole per visitare il Parco Minerario, non dirmi che non ti senti più soddisfatto!
– Clima mite. 
Anche in questo caso l’aspetto positivo del poter visitare l’entroterra con delle temperature umane è da tenere sempre in considerazione.

Ultimo ma non per importanza, il fatto di non dover cedere alla tentazione di restare tutto il giorno sdraiato sul lettino di una delle bellissime spiagge che costellano l’Isola d’Elba.
Andare sull’isola in piena estate, con il caldo ed un mare cristallino che ti chiama è davvero un ostacolo alla scoperta dell’isola, che invece merita tantissimo.
Non è detto poi, che a settembre o ancora ad ottobre, tu non possa godere di una giornata di sole in spiaggia, così da prendere due piccioni con una fava.
Giusto?

isola d'elba in world's shoes

Detto questo, il mio sogno è diventato ricordo ed il ricordo vuole diventare presente.
Che voglia di tornare, dopo così tanti anni.

E tu che ne dici? 
Ci penserai a concederti un weekend alla scoperta dell’isola anche fuori stagione? 
Lo hai già fatto? 

Aspettiamo il tuo racconto, come sempre. 

Scritto da:

inworldshoes

Lucrezia, 27 anni.
Appassionata di viaggi e fotografia. Sempre alla ricerca di un modo per partire alla scoperta del mondo... e raccontarlo.