
Un narratore esterno direbbe: “c’era una volta una donna che dopo 22 anni di attesa riuscì a coronare un sogno che era stato sempre a portata di mano ma per qualche motivo, non le era stato permesso di raggiungere, quel sogno si chiamava Parigi”.
Ed eccoci quindi al dopo viaggio, dove io vi racconto come organizzare 3 giorni a Parigi durante una pandemia.
Ricordo bene quella cassetta di Toy Story II, vorrei rivederla con gli occhi di adesso o forse no, per non intaccare la magia negli occhi di quella bimba neanche adesso, che da Parigi e dal luogo più felice della terra aka Disneyland è ormai tornata.
Eppure quella cassetta ha fatto iniziare tutto: vedevo il cartone a ripetizione e poi alla fine mica spegnevo, no, alla fine c’era il documentario su Disneyland Paris dove venivano mostrati tutti i parchi con le attrazioni più belle, tutti gli hotel, i personaggi e c’era qualcosa di incantevole – nel vero senso della parola – in tutto quello che vedevo.
Un altro è stato poi lo spartiacque fra la voglia di andare a Parigi ed il sogno di andarci: il film Midnight in Paris diretto da Woody Allen.
Quando uscì nelle sale nel 2011, andai subito a vederlo e le musiche, la fotografia e tutto quello che ruotava intorno alla storia di quel film, nuovamente mi incantò.
Avevo 18 anni all’epoca e mai avrei pensato che avrei dovuto aspettare fino ai 28 per riuscire finalmente a visitarla.
Ad oggi posso dire che questa città non mi ha deluso nemmeno un po’ e voglio condividere con voi tutto quello che c’è da sapere su come organizzare 3 giorni a Parigi durante questo periodo di pandemia.
COME ORGANIZZARE 3 GIORNI A PARIGI – I COSTI
L’idea di un viaggio a Parigi non era del tutto improvvisata – avevo di recente dovuto cancellare un viaggio per il mio compleanno nell’aprile del 2020 – ma quello che mi ha dato davvero modo di partire è stato un volo a pochissimo trovato sul sito Ryanair a maggio.
I costi sono stati questi (da dividere tutti per due essendo partiti in coppia):
- Volo a/r Roma Ciampino – Parigi Beauvais 75€
- Hotel per 3 notti in zona Arc de Triomph 320€
- Biglietti per Disneyland circa 90€ a persona
- Treno Beauvais – Parigi e ritorno 46€
- Treno per Disneyland e ritorno 30€
Questi i costi principali, poi ovviamente ci sono state le cene, i pranzi, le corse singole in metropolitana, le “passeggiate” in monopattino elettrico ecc ecc.
Ma consideriamo solo le spese principali per un totale di 235,50€ a persona senza considerare i biglietti per Disneyland che mi sono stati regalati dal mio ragazzo e che quindi non ho nemmeno mai scoperto quanto costassero ma potete vederlo voi stessi qui.
COME ORGANIZZARE 3 GIORNI A PARIGI – L’ITINERARIO
L’itinerario di questi tre giorni a Parigi è stato stravolto più di una volta.
Per questo, nonostante le richieste di condividere l’itinerario ricevute sul mio profilo instagram, ho preferito prendermi più spazio e parlarne in questo articolo.
Ecco come ho organizzato i miei tre giorni a Parigi:
24 giugno – arrivo in mattinata a Beauvais e treno per Parigi Gare du Nord (biglietti presi da casa) che ci mette circa 1h15 per arrivare in città. Arrivo all’hotel Suites & Hotel Helzear Etoile che vi consiglio assolutamente per l’ottima posizione a 5 minuti dalla metro, dall’Arco di Trionfo che abbiamo potuto visitare subito e per la pulizia ed il servizio impeccabili.
Visita alla Tour Eiffel scendendo alla fermata metro Trocadero dove purtroppo le classiche balconate dalla quale scattare foto super instagrammabili erano chiuse per lavori ma la vista che si para davanti agli occhi svoltando l’angolo una volta usciti dalla metro, è favolosa.
Da qui siamo arrivati fino a Champ de Mars quindi i giardini sotto la Tour Eiffel e ci siamo un attimo rilassati cercando di montare alcuni video visto che erano già le tre del pomeriggio. Abbiamo poi preso un monopattino elettrico (in città ci sono soprattutto Lime e TIER, vi consiglio di scaricare le app e muovervi con quelli quando potete) e siamo arrivati all’Ile de Cygnes – la terza e più piccola isola di Parigi stretta stretta e molto lunga – dove è possibile ammirare la Statua della Libertà – o meglio, una sua fedele riproduzione nella scala di un quarto.
Sfiniti dalla sveglia alle 4 di mattina, dai continui cambiamenti climatici e da questo “viaggiare” che ormai da un anno e mezzo non ci apparteneva più, ci siamo avviati verso la zona di Bougrenelle, vicino Montparnasse, dove ci sono grattacieli e bellissimi negozi. Qui abbiamo fatto una pausa merenda da Cojean, un posto molto carino dove è possibile prendere dai banco frigo un po’ di roba healthy già pronta come dolci o succhi, acque al cocco, primi fatti con quinoa o cous cous ma anche paninazzi niente male e poi siamo tornati in albergo per farci una doccia e riposare un’oretta.
La sera abbiamo fatto aperitivo e cenato vicino agli Champs Elysées. Non vi consiglio il posto dove abbiamo cenato perché nonostante il Croque Monsieur fosse buono non ho apprezzato troppo l’ambiente mentre il posto dove abbiamo fatto aperitivo ve lo consiglio ma ve ne parlerò sotto perché ci siamo tornati anche per cena il giorno dopo.
25 giugno – giornata dedicata a Disneyland. Un grande sogno che si è per me realizzato. Dovrei utilizzare troppe parole per spiegarvi cosa ha voluto dire e questo articolo non finirebbe mai: magari gli dedicherò un articolo a parte.
Vi dico solamente che siamo partiti con il treno acquistando i biglietti direttamente alla fermata della metro Charles de Gaulle Etoile e siamo arrivati dopo circa 45 minuti a Marne la Vallée che è proprio fuori dai cancelli di Disneyland.
Per cena, una volta rientrati a Parigi, con un acquazzone clamoroso e senza ombrello, abbiamo deciso di non allontanarci troppo dall’hotel e abbiamo cenato a La Belle Ferronnière, dove la sera prima avevamo fatto aperitivo.
Qui ho provato la tipica zuppa di cipolle (molto meno delicata di quella provata a Cracovia), dal sapore intenso ed arricchita da tantissimo formaggio filante.
Il posto è un po’ datato ma carino, un bistrot tipicamente parigino con prezzi contenuti per una zona come gli Champs Elysées.
26 giugno – La mattina ci siamo mossi verso la zona di Pigalle, abbiamo fatto il tampone rapido per il ritorno in Italia e poi abbiamo camminato per tutta Rue de Martyres fino ad arrivare alle scale che portano a Place du Tetre: il vero cuore di Montmarte, il quartiere degli artisti di Parigi. Qui la musica dell’armonica risuona nell’aria, che si riempie di odori buoni provenienti dalle piccole crèperie.
Abbiamo visto nell’ordine che consiglio anche a voi: Le Mur des Je T’Aime, Place du Tetre, La Maison Rose, Il Sacro Cuore e poi giù verso il Moulin de la Galette, luogo che ha ispirato Renoir a creare il suo celebre dipinto “Ballo al Moulin de la Galette“.
Abbiamo pranzato proprio sotto al mulino, in questo ottimo ristorante dove ho provato le zampe di rana alla provenzale che ho trovato ottime – alla fine sanno di pollo, ma sono piccole e piuttosto gustose.
Nel pomeriggio siamo scesi di nuovo verso Pigalle per vedere il Moulin Rouge e per scattare qualche foto al coloratissimo campo da basket di Pigalle.
E poi ancora più giù, per vedere nell’ordine il Louvre, Notre Dame, la bellissima libreria Shakespeare and Co., la piazza con l’albero più antico di tutta Parigi e poi Places des Vosges.
Dopo 15 chilometri percorsi eravamo distrutti ma siamo tornati in camera giusto un’ora per farci una doccia e poi tornare con Uber verso Montmartre e vedere la partita Italia-Austria in tre locali differenti!
Il più bello, senza dubbio, l’ultimo: Il Dunkerque.
Come cigliegina sulla torta, siamo andati a vedere la Tour Eiffel in piena notte, nel momento in cui inizia a brillare – come ogni ora dalle 21 alle 2 – per cinque minuti.
27 giugno – Ultima mezza giornata in città, ce la siamo presa un po’ comoda andando a visitare nuovamente la zona di Montparnasse per salire sulla torre di Montparnasse verso mezzogiorno, così da vedere la città dall’alto.
Purtroppo pioveva quindi non era il massimo ma vale comunque la pena salire fin lì.
Abbiamo poi mangato al volo da Cojean e siamo tornati in albergo a ritirare i bagagli: era ora di prendere il treno e tornare a Roma.
ORGANIZZARE 3 GIORNI A PARIGI : COVID E SICUREZZA
A Parigi momentaneamente la situazione Covid è sotto controllo.
Le mascherine all’aperto non sono più obbligatorie ma molta gente le indossa giustamente anche all’aperto ed è stato sospeso il coprifuoco proprio pochi giorni prima che arrivassimo noi.
Per entrare in Francia è necessario compilare un documento che attesti il vostro spostamento e poi fare un tampone rapido 48h prima della partenza.
Per tornare in Italia, stessa cosa, bisognerà fare un tampone rapido 48h prima di rientrare in Italia.
A Parigi nella quasi totalità delle farmacie è possibile fare il tampone rapido.
Alcune farmacie hanno lo stand in strada, il classico tendone bianco, ma moltissime lo fanno all’interno quindi se vi trovate in una zona dove non vedete tendoni bianchi all’esterno entrare e chiedete comunque.
E ricordatevi di non farvi imbrogliare: in Francia il tampone è GRATUITO per tutti, anche i turisti.
A noi volevano sfilare 29€ a testa nella prima farmacia che avevo trovato, pensando forse che fossimo turisti ingenui che non si erano informati prima.
Abbiamo cercato altre farmacie e nemmeno 100 metri dopo ne abbiamo trovata una che ci ha trattato in maniera molto più corretta.
Quindi, state attenti! 🙂
Spero che questo articolo vi sia stato utile e per qualsiasi domanda potete sempre scrivermi su instagram! 🙂
Leggere questo articolo mi ha emozionata innanzitutto perché era da un po’ che non leggevo più un tuo articolo 🙂 E poi perché sapere che poco alla volta si può ricominciare a viaggiare è una bella iniezione di ottimismo. Incrociando le dita, anche io tra un paio di settimane partirò per il primo weekend dopo secoli – ma non voglio sbilanciarmi per non “gufarmela”!