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Forse non lo sai, ma i cimiteri monumentali mi piacciono da morire.
Ok, la frase è uscita male, torniamo seri.


Oggi vogliamo farti conoscere uno dei tanti cimiteri del Commonwealth; più precisamente il Sicily-Rome American Cemetery a Nettuno.

American Cemetery a Nettuno

Ci siamo ritrovati a Nettuno in una piovigginosa giornata di fine marzo.
Il borgo non è niente di speciale, anzi.
Dopo una mezz’oretta già avevamo fatto il giro completo fin giù al porto e non sapevamo cos’altro fare.
Inoltre, l’unica attrazione degna di nota, il Forte Sangallo, era chiusa.

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Arrivando in macchina però, avevamo notato un enorme cancello sorvegliato da guardie. Oltre il cancello una piccola isola lacustre contornata da cipressi : avevo subito capito di cosa si trattava e volevo entrare a dare un’occhiata.

Il Sicily-Rome American Cemetery è un cimitero di guerra che raccoglie le spoglie dei soldati americani che perirono in Italia durante le campagne per la liberazione del paese.
Ce ne sono tantissimi in Italia, troppi.
Distese di lapidi bianche, poste una in fila all’altra, con poche parole incise sopra per ricordare quelle vittime così giovani. Ragazzi della nostra età, poco più che ventenni, che combatterono per un paese che non era il loro e che, sempre per quel paese, morirono.

7.861, per la precisione.
Questo è il numero delle lapidi presenti all’interno del Sicily-Rome American Cemetery a Nettuno.
490, le tombe di coloro che non poterono essere identificati.
Nel sito dell’American Cemetery potrai trovare qualche informazione più dettagliata.

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American Cemetery a Nettuno
American Cemetery a Nettuno

In questo cimitero sono state raccolte le spoglie dei soldati caduti durante lo sbarco di Anzio, di Sicilia e di Salerno.
In fondo a questa distesa infinita e silenziosa si trova un grande memoriale di marmo bianco, la bandiera americana svetta alta nel cielo.
Salendo i pochi gradini d’accesso ci si ritrova davanti ad un commovente monumento ai “Fratelli in Armi“: una scultura di un soldato e di un marinaio, l’uno con il braccio intorno alle spalle dell’altro.

Ai lati del monumento, vi è l’entrata ad una cappella : sulle pareti i nomi dei 3.094 dispersi. Dal lato opposto invece, una stanza con le mappe illustranti le operazioni di sbarco.

 

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American Cemetery a Nettuno

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American Cemetery a Nettuno


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Ora ci chiederai cosa ci piace tanto da spingerci a voler visitare questi luoghi che per molti sono angoscianti luoghi di dolore.
Ecco, io non li vedo così.

Nel Sicily-Rome American Cemetery si respira un’aria solenne di pace e di tranquillità.
Camminando fra le bianche lapidi che contrastano il verde infinito del prato tagliato accuratamente si ascolta il silenzio, cosa che al giorno d’oggi non ci è permessa quasi più.
Si ha il tempo; quello per riflettere, per rendersi conto delle atrocità della storia, per rendere omaggio a persone che magari erano spaventate da morire ma che non si sono tirate indietro. Non hanno esitato a gettare la loro giovane vita in pasto alla guerra. Senza di loro, forse, oggi non potremmo definirci un paese libero.

Nel 2016 ci sono ancora tantissimi giovani che partono per combattere una guerra che non è la loro, lasciando a casa una famiglia straziata dalla preoccupazione e dal dolore.
Ma è una scelta libera, consapevole al 75% – perché solo quando si è lì, a dover lottare per arrivare alla fine della serata su un terreno di distruzione e morte, che si è consapevoli al 100% di cosa vuol dire combattere una guerra.
Fino a pochi decenni fa, invece, ogni ragazzo doveva partire.
Non c’era scelta, anche per chi proprio non voleva.
Ho provato ad immaginare come sarebbe se decidessero di ristabilire la leva obbligatoria; come reagirebbero i ragazzi di oggi, che percepiscono tutto questo così lontano dalla loro prospettiva di vita, all’idea di dover combattere per una stupida guerra?
Mi sono girata verso Stefano e lui già sapeva cosa volevo chiedergli; mi ha risposto “non lo so, proprio non lo so.

E’ per questo che non ci intimorisce entrare in questi luoghi ma al contrario ci regala consapevolezza, commozione, pace e qualche minuto per riflettere, per rivolgersi delle domande e fare le proprie considerazioni.

Non è un bene chiudere gli occhi e voltarsi dall’altra parte.
La storia va conosciuta, che sia quella di un importante scienziato che rivoluzionò il mondo o quella di un umile soldato morto ancor prima di aver visto il viso di suo figlio.

Se ti trovi a passare da quelle parti entra senza paura e passeggiando nel silenzio, accompagnati dal solo rumore del vento, chiudi gli occhi e posa un fiore immaginario su ognuna di quelle lapidi.

American Cemetery a Nettuno

Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola,
a mezzogiorno.
Ci sono cose da fare di notte:
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare,
orecchie per non sentire.

Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno né di notte,
né per mare né per terra:
per esempio, la guerra.

– Gianni Rodari

-Tutte le foto sono state scattate con un Iphone5.