
Sighisoara è la Transilvania che tutti ricercano quando si parla del mito del vampiro più famoso del mondo.
Perché? Beh, perché Sighisoara è la città natale di Dracula.
Siamo arrivati a Sighisoara dopo due giorni trascorsi a Sibiu, ed il primo impatto non è stato quello che ci aspettavamo.
Tantissimi turisti a rovinare l’atmosfera di quella che pensavamo sarebbe stata la città più misteriosa della Transilvania, con una conseguente commercializzazione intorno al mito di Dracula che lascia veramente a bocca aperta : i souvenir possono essere comprati anche nei bagni pubblici.
La città di Dracula ci è sembrata subito una meta turistica e niente più, tanto che per buona parte della giornata abbiamo passeggiato ripensando con nostalgia a Sibiu.
In realtà ancora non lo sapevamo, ma Sighisoara ci avrebbe mostrato la vera anima della Transilvania da lì a poche ore.
– LA CITTA’ NATALE DI VLAD TEPES E IL MITO DI DRACULA –
Quando ho scritto che Sighisoara è la città natale di Dracula non parlavo solo del fatto che qui, nel centro della Transilvania, il mito del vampiro succhiasangue sia molto sentito.
In realtà, la figura di Dracula pare sia stata ispirata da un personaggio molto crudele della storia ovvero Vlad Tepes l’impalatore – così chiamato perché usava impalare i suoi nemici – e sembra quest’ultimo sia nato proprio a Sighisoara.
Ecco perché tutti si riversano nelle stradine di questa città prendendo d’assalto i negozi di souvenir, carcando però di evitare l’incontro con quel pallido signore che se ne va in giro a mietere vittime durante la notte.
Quando è calata la sera anche noi, dopo aver visitato la città in lungo e in largo ed aver assistito al temporale più tetro della storia, siamo corsi a chiuderci in camera.
La città è diventata spettrale : la piazza principale che di giorno è colorata e brulicante di vita si è svuotata, i turisti chiusi nei loro alberghi o nei ristoranti.
L’odore di legna bruciata aveva impregnato ogni cosa e la nebbia era scesa dalla collina fino ad avvolgere le strade deserte.
Per non parlare del freddo che penetra nelle ossa.
E’ allora che ho capito perché la Transilvania viene da sempre descritta come una terra di vampiri ed ombre che si muovono nella notte.
Mentre osservavo la buia piazza principale da dietro le spesse tende della camera da letto del nostro albergo ho pensato a quella scalinata coperta ed infinita che porta su, alla chiesa sulla collina e al suo cimitero, le tombe ricoperte dalla vegetazione.
Di giorno mette quasi paura ed ho pensato come potesse essere di notte, con quella fitta nebbia.
Un brivido si è fatto strada lungo la schiena.
Chissà se Dracula stava passeggiando con il suo lungo mantello nero per quel sentiero acciottolato, lontano dai colori della città e tanto vicino alla morte…
– COSA VEDERE A SIGHISOARA : LA CITTA’ NATALE DI DRACULA –
Una volta lasciata la macchina al parcheggio ed aver affrontato l’impervia salita accompagnati dalle valige, entrando nelle mura si viene rapiti dai mille colori delle case di Sighisoara e dalla bellezza della Torre dell’Orologio che veglia sulla città.
Per muoversi con maggiore tranquillità è possibile acquistare a 0,50lei una cartina della città all’ufficio turistico che si trova nella piazza principale.
La prima cosa che ti consigliamo di fare è salire sulla Torre dell’Orologio e visitare il museo della storia della città, che si trova al suo interno.
Noi purtroppo siamo riusciti a vederla solamente da fuori: non abbiamo tenuto in considerazione che la chiusura, proprio quel giorno – ovvero domenica – era alle 15.
Subito dopo, un qualcosa di super mega turistico : visitare la casa di Dracula.
E’ proprio all’interno di questo palazzo giallo con i fiori rossi alle finestre che si dice sia nato Vlad Tepes ed oggi è possibile, pagando 10lei, entrare e visitare le due stanze della sua “casa”, arredate in uno stile decisamente kitsch, con una musica un po’ inquietante di sottofondo, le luci rosse soffuse e un poveraccio messo dentro ad una tomba aperta che sta lì tutto il giorno a gridare “AHH!” alle persone che entrano.
A me non ha spaventato, anzi.
Ho iniziato a ridere e non riuscivo più a smettere, la tecnica con cui questo povero signore tenta di spaventare i turisti è esilarante.
Sembra quasi un “AHH!” dolorante.
Insomma, in definitiva un bel modo per acchiappare soldi.
Ma su, siamo nella città natale di Dracula.
Lasciamoci catturare dallo spirito del mistero!
Ecco poi il momento che ho preferito.
Salire lungo la scalinata di legno coperta, per arrivare alla chiesa sulla collina e all’annesso cimitero.
Esiste qualcosa di più inquietante e “vampiresco” di questo?
I gradini sembrano non finire mai, la copertura in legno è piena di ragnatele.
La luce fioca filtra fra le assi creando un bellissimo effetto.
Qualcuno, in cima alla scalinata, suona alla chitarra “Stairway to Heaven” , un gran cliché ma che atmosfera.
L’aria lassu è più fredda, viene da nascondere automaticamente il naso e la bocca dietro la sciarpa e stringersi di più nella giacca.
Proprio accanto alla chiesa e al cimitero c’è una casa che sembra essere abbandonata, ma il comignolo butta fuori del fumo.
Qualcuno vivrà lì, forse il custode del cimitero. Forse no.
Tralasciamo la chiesa il cui ingresso è a pagamento e ci dirigiamo a passo svelto verso il cimitero, prima che i turisti arrivino a rovinare l’atmosfera anche qui.
Lo immaginavamo molto più piccolo ed invece si estende a perdita d’occhio, dall’alto verso il basso con piccoli terrazzamenti sui quali è difficile muoversi, tanto i passaggi sono stretti e a volte dissestati.
Le tombe sono particolari, alcune allineate orizzontalmente lungo la strada principale, lapidi prive di qualsiasi decorazione leggermente piegate in avanti, come se stessero ormai perdendo l’equilibrio.
Dopo un po’ decidiamo di tornare indietro, ci siamo allontanati troppo, siamo avvolti dal silenzio e quasi sentiamo la mancanza del vociare cittadino.
Non facciamo in tempo a scendere che inizia a piovere.
I negozi ritirano la merce esposta all’aperto, i turisti si barricano nei caffè, la città si svuota.
Ed anche noi ci concediamo una pausa merenda, mentre il temporale comincia a riversarsi su Sighisoara e la Transilvania marca i suoi contorni.
Passeggiare per le viuzze di Sighisoara ti porterà a scoprire angoli bellissimi che in una giornata di sole risplendono di colori, come in una favola. Non c’è molto altro da fare, basta concedersi una lunga passeggiata e riposarsi un po’, prima della cena.
– DOVE MANGIARE & DOVE DORMIRE A SIGHISOARA –
A Sighisoara abbiamo dormito una notte e qui abbiamo scelto di pernottare in un hotel centralissimo : Hotel Casa Wagner ; ci siamo lasciati guidare dalle nostre mani bucate e abbiamo deciso di dormire nella suite a 69€.
Questo è stato ovviamente il prezzo più alto che abbiamo pagato durante tutta la settimana trascorsa in Romania ma non ce ne siamo pentiti.
La camera è enorme, la televisione ancora di più.
Il soffitto a volta rende il tutto ancora più maestoso, se non fosse per i vecchi mobili in legno che, in una stanza così ampia, mettono un po’ di soggezione. Sembra che da un momento all’altro l’armadio possa aprirsi e spuntar fuori chissà chi.
Il bagno è bello, con una grande vasca idromassaggio.
Peccato per il rumore insopportabile della ventola, neanche un treno che sbuffa fa così tanto rumore.
Colazione extra al costo di 5lei a persone, che ci è stata gentilmente offerta dallo staff della struttura.
La parte salata abbastanza ricca, quella dolce un po’ meno.
Però ho provato il pane con una cremina all’aglio alle 8 di mattina. Ottimo.
Per mangiare a Sighisoara ti consigliamo due nomi : l’House of Dracula, nella stessa struttura dove si trova appunto la casa di Dracula.
Il ristorante è ,come potrai immaginare, decisamente turistico ma si mangia bene e l’atmosfera ci è piaciuta molto.
Promosso.
Per la sera abbiamo scelto invece il ristorante Casa Georgius Krauss , insignito nel 2015 del premio Travelers’ Choice di Trip Advisor.
Un ambiente raffinato ed elegante per una cena a lume di candela e di ottima qualità a prezzi decisamente moderati.
Sighisoara è il mix perfetto fra mistero e favola.
Nebbia avvolgente e colori brillanti.
E’ la Transilvania turistica ma anche quella più verosimile.
Che ne pensi? ti è piaciuta?
Dicci la tua! 🙂
Non sapete quanto ho atteso questo post e quanto ho imprecato quando ho guardato fuori dalla finestra e ho visto che iniziava a piovere: ho dovuto rimandare la lettura di ben cinque minuti per togliere le maglie stese ad asciugare! Quando sono tornata in casa era tutto pronto: camino, tè caldo, biscotti allo zenzero e luci spente per iniziare la lettura di questa bellissima storia.
Peccato per l’invasione di turisti durante il giorno, ma guardare la città un po’ tetra sotto il temporale attraverso le tende dev’essere un’esperienza spettrale e bellissima.
Per non parlare poi del cimitero e della scalinata coperta.
Ma avete poi scoperto se nella casa abbandonata vive qualcuno?
Purtroppo no, ma si vedeva chiaramente del fumo uscire dal comignolo anche se purtroppo non abbiamo immortalato la scena. Era talmente inquietante lassù…la cosa che ci ha sconvolto di più è che ,svoltato l’angolo, c’è un liceo!!!
Si, ovviamente in un affascinante edificio che non stona con l’atmosfera ma, mi chiedo, i ragazzi ogni giorno devono arrivare fin lì con gli zaini affrontando la scalinata coperta e facendo ricreazione a pochi passi da un cimitero come quello ?!?
Leggendovi sembra quasi di essere stati in Romania con voi <3, ormai ho inserito questo on the road tra quelli che devo assolutamente fare!
Un abbraccio
Grazie Silvia, ne siamo felicissimi! <3
Molto avvincente questo post, sia per il racconto in Romania, sia per le foto, che rendono bene l’atmosfera 🙂
Grazie di cuore Elena! <3
Il tizio nella bara ha fatto ridere anche me… poverino! Per la serie “che tocca fa pe mangià”😉 Vedere questa città sotto il temporale è decisamente un valore aggiunto ❤ Bella la volta nella vostra stanza e la zuppa nel pane sembra squisita. Bellissimo racconto ragazzi, coinvolgente al punto che vorrei andarci anch’io.
Esatto! Il suo “AHH” era disperato proprio perché a nostro avviso il suo pensiero era lo stesso che hai espresso tu! ahahah
Un bacione Ale, grazie <3
Letto tutto d’un fiato!! Adoro i cimiteri (ok, lo so, è molto creepy) e quello sembra davvero misterioso!
Non mi stuferò mai di dirlo…le vostre foto sono magnifiche, molto evocative!
A presto!
A chi lo dici Beatrice, uno dei luoghi che preferisco di Roma è il cimitero protestante che si trova a Testaccio dove sono sepolti fra gli altri i poeti Keats e Shelley.
Spero di riuscirne a parlare sul blog un giorno di questi!
Grazie come sempre di cuore <3
Bell’articolo! Avete controllato se dentro all’armadio della suite c’era un vecchio dolorante che attendeva da secoli l’apertura, per poter spaventare con un AHH ! gli ospiti ? 😀
Non volevo sapere cosa ci fosse in quegli armadi… ho dormito io dalla parte ampia della stanza, mentre Stefano era dalla parte delle finestre. Nell’ombra della notte, Il dormiveglia che ha preceduto il sonno è stato un vero e proprio viaggio nel mistero. ahahaha
Ragazzi anche se Sighisoara é molto turistica sia dalle foto (stupende) che dal racconto non lo avrei mai detto, siete stati bravissimi a cogliere tutto il bello che c’è. Quando i luoghi diventano un po’ troppo turistici perdono un po’, io per prima spesso mi stresso e vado via e non scatto neanche mezza foto! Tra cimitero, torri e tizi nella bara devo dire che questa é la Transilvania dei miei sogni! Che bello sarebbe poter partire subito!
In pieno autunno, diciamo fine ottobre/inizio novembre – oltre non mi spingerei – deve essere ancora più affascinante. Ho visto un video qualche giorno fa con la prima neve che cadeva al castello di Bran durante l’apertura al pubblico. WOW <3
Sapete che quest’articolo verrà condiviso direttamente nella pagina di mio marito, vero? Non è un amante di articoli da viaggio, non legge nemmeno i miei.. ma questo lo adorerà!
Comunque il signore della bara potevano sceglierlo più spaventoso, e stai tranquilla Lucrezia, che io al posto tuo sarei saltata dalla paura ahahahaha..
Beh, quando entri che gli occhi si devono ancora abituare alla – poca – luce che c’è e non vedi subito questo nella bara per terra , un minimo di trasalimento c’è per forza. ma poi inizi a ridere perché, dai, guardalo! ahahaha
Un bacione <3
Questo post mi è piaciuto immensamente!! Le foto ed il racconto mi hanno catapultato lí in viaggio con voi… Ora ho proprio voglia di andare a sighisoara e vederla con i miei occhi!! Comunque le vostre foto sono top!!
Grazie Alessandra, sei dolcissima! <3
Articolo bello e piacevole, ben scritto, come al solito e corredato di foto suggestive che si sposano bene al racconto.
…Felicissimi che ti sia piaciuto! <3
A parte che sto seguendo con piacere la serie di racconti dedicati al vostro viaggio in Romania (sono uno più bello dell’altro), devo dire che anche questa sosta mi ha convinta.
Tralasciando l’eccessiva parte turistica, dalla vostra descrizione traspare anche un villaggio molto suggestivo, intimo, dall’atmosfera unica. Se si riesce ad emergere dall’orda barbarica di visitatori, certo…eppure mi sembra che voi siate riusciti ad estraniarvi piuttosto bene, a vivere appieno il paese. Almeno questo mi è arrivato sia dalle foto che dal racconto.
Ma…la cremina all’aglio è una tecnica anti-vampiro???
Un bacio,
Claudia B.
Devo dire che noi cerchiamo sempre di allontanarci dalla massa di turisti che arrivano con i pullman con tanto di capo gruppo che tiene la bandierina. Se vediamo che loro vanno su al cimitero, noi rimaniamo giù, altrimenti il contrario. Proprio per questo ci siamo persi la visita alla torre dell’orologio però: nel momento in cui siamo arrivati davanti all’entrata una folla si stava accalcando intorno alla minuscola porta d’ingresso. Abbiamo girato i tacchi e ce ne siamo andati a pranzo per aspettare che finissero il giro, e beh….quando abbiamo finito di mangiare la torre ha chiuso! ahahah
Macchetristezza il tipo nella bara! Enfatizzando troppo il lato turistico rovinano l’atmosfera ed è un peccato perchè dalle vostre foto ho visto che Sighisoara è davvero bella!
Wow ma proprio così buia la cima di quella scala? O_O
Comunque mi sta piacendo un sacco la vostra Romania ragazzi! 😉
PS: Lou, il tuo stomaco ora può sopportare di tutto! 😛
Ed io che credevo che la english breakfast non avrei mai potuto sopportarla….tsè! ahahaha
“AHHH” 😂😂😂 ma che si inventano!! Anche io avrei riso a crepapelle!! Un racconto suggestivo e affascinante. Bellissime foto, L’albergo era stupendo!
Sì, la struttura è una delle più belle di Sighisoara.
Altrimenti nel centro storico ci sono piccole pensioni e giusto un altro hotel bello quanto Casa Wagner, eravamo indecisi nella scelta ma alla fine abbiamo optato per questo e non ce ne siamo assolutamente pentiti. 🙂
Che belle foto.
E’ un po’ che punto la Romania, ma poi c’è sempre qualcosa che la sorpassa nella lista e tutto salta….. ma prima o poi, ce la farò!!!
Grazie mille per aver condiviso questa tua esperienza…
Elena
Grazie a te per essere passata Elena.
La Romania è li che ti aspetta, quando riuscirai ad andare saprà farti innamorare! 🙂
A pelle non ho un gran “sentimento” per la Romania, ma la Transilvania mi affascina tantissimo. Tutto è nato dopo essermi innamorata del film di Bram Stoker, l’avete mai visto? *_*
E dai vostri post, anche Sibiu mi incuriosisce tantissimo!
Il vostro articolo è perfetto, ci sono tutte le informazioni necessarie ma soprattutto si percepisco le votre sensazioni durante la vostra permanenza a Sighisoara! Ah, finalmente ho scoperto dove avete mangiato quell’invitante zuppa servita dentro una mega pagnotta eheheh
PS le foto, come sempre del resto, sono meravigliose!
Un bacione ragazzi :*
Grazie Cri! 🙂
inizialmente anche Stefano non era molto convinto di andare in Romania, invece ci siamo trovati talmente bene che abbiamo messo in conto di tornare e visitare la zona del Maramures e della Bucovina.
Il film no, abbiamo letto il libro però..come non innamorarsene! 😀
Un bacione a te <3
Mi hai fatto immergere nell’atmosfera tetra della Transilvania. Nonostante le prime impressioni, non molto positive, Sighisoara ha decisamente lasciato il segno direi. Troppo belle le foto del cimitero (ho un debole per le tombe abbandonate)!
Anche io, ogni città ha il suo cimitero storico ed io non manco mai di visitarlo!
Si, Sighisoara è assolutamente una meta da inserire nell’itinerario di viaggio in Transilvania! <3
A me intriga molto la leggenda di Dracula, per cui la Transilvania e Sighisoara sarebbero sicuramente la mia tappa principale di un ipotetico viaggio in Romania! Sappiamo che posti del genere sono turistici, ma non ci si può fare niente: anche noi magari sembriamo “turisti fastidiosi” agli occhi degli altri, serve solo un po’ di pazienza nei confronti di tutti 🙂 E poi questa zona ci vive del Dracula-turismo, non è sempre una brutta cosa 🙂
Come sempre: le vostre foto sono davvero suggestive!!!
Certo, infatti siamo felici per gli abitanti del posto che possono vivere di turismo! 🙂
Ma visitarla in una giornata dove non sei costretto a fare lo slalom fra la gente che si scatta selfie in posti dove vorresti respirare quell’aria tetra e misteriosa tipica della Transilvania è sicuramente un punto in più per portarsi a casa il ricordo di un’esperienza particolare! 😀
Grazie mille cara Agnese, un bacio! 🙂
Ma il poveraccio nella bara?! che tocca fa pe’ la pagnotta signora mia! 😀 Sogno la Transilvania dai tempi del Dracula di Coppola (bellissimo film dove spiegano anche la storia di Vlad l’impalatore), complimenti per le belle foto e il racconto accattivante. Bravi!
All’interno del castello di Bran si parlava anche del film di Coppola..e della filmografia generale sui vampiri che, vabbè, negli anni ha lasciato sempre più a desiderare! ahahah
Grazie mille Luci! 🙂
Inquietante lo è di sicuro, ma vi dirò che prevale il fascino di quelle case un po’ storte, le porticine, le pietre, la chiesa… e il vostro racconto, ovviamente, sempre pieno di dettagli interessanti e utilissimi. Un bacione!
Infatti è un incredibile mix fra il tetro e il romantico! non sapremmo spiegarlo meglio di così! bisogna viverla! 🙂
Un bacione a te! 🙂
Ciao ragazzi! Per fortuna siete riusciti a respirare tutta l’atmosfera di mistero e inquietudine raschiando via la patina turistica. Come gli altri racconti della Romania, anche questo è molto bello, very creepy 🙂
Grazie Chiara, abbiamo schivato i gruppi di turisti tutto il giorno! I momenti migliori infatti sono stati la passeggiata nel cimitero in solitaria e la sera, tornando dal ristorante, quando eravamo rimasti talmente tanto soli da farci venire i brividi! ahahaha
Un bacione <3
Vero, Sighisoara è bella quanto turistica, dopo un po’ ti viene automatico dire “No grazie” a chiunque 😀 ti stimo per la cremina all’aglio alle 8 di mattina, io l’avrei probabilmente digerita alle 8 della mattina successiva! Un abbraccio!
E sono anche abbastanza delicata di stomaco/digestione… quando viaggio mi trasformo! ahahah
Un bacio Giulia! 😀
E’ da un po’ che vedendo le offerte di Ryanair da Bergamo per Bucarest (4,99 .. meno di una pizza) mi è venuta voglia di fare un bel tour della Romania, secondo me ci sono zone estremamente affascinanti sebbene si parli sempre pochissimo di questo Paese dal punto di vista turistico.
E il parentame vario a Natale a dirmi: “Ma che ci vai a fare in Romania?” … dovrei far leggere loro i post che avete scritto 😉
Devi andare Stefania, non te ne pentiresti!
Anche noi ci siamo sentiti dire costantemente queste parole, per settimane e settimane!
Eppure la Romania è stata una scoperta eccezionale, ci tornerei subito! <3
Ciao.. il mio prossimo viaggio sarà in Romania.. devo dire che questo articolo spazzato via le mie riserve.. dovrei partire a settembre. . Credete che cisiano molti turisti in quel periodo?? Grazie mille
Io sono andata a fine settembre e i turisti non mancavano,ma è un periodo molto bello per visitare la Romania! <3